0

Carrello

Nessun prodotto nel carrello.

0

Carrello

Nessun prodotto nel carrello.

dad_ipoacusia_infantile

Didattica a distanza e ipoacusia: le difficoltà principali

DAD e ipoacusia: quali sono i problemi principali  Con la chiusura delle scuole dovuta alla pandemia da Coronavirus, abbiamo sempre più spesso sentito parlare di Didattica a distanza (DAD) e molti genitori hanno dovuto organizzarsi tra lavoro, compiti e videolezioni dei propri figli.   Tuttavia, l’utilizzo di strumenti di E-learning per gli studenti con problemi uditivi […]

DAD e ipoacusia: quali sono i problemi principali 

Con la chiusura delle scuole dovuta alla pandemia da Coronavirus, abbiamo sempre più spesso sentito parlare di Didattica a distanza (DAD) e molti genitori hanno dovuto organizzarsi tra lavoro, compiti e videolezioni dei propri figli.  

Tuttavia, l’utilizzo di strumenti di E-learning per gli studenti con problemi uditivi resta un problema aperto. I bambini ipoacusici e i bambini non udenti, non sempre hanno ricevuto un adeguato supporto nella gestione delle attività scolastiche.  La scuola si è dimostrata spesso impreparata ad organizzare le attività didattiche a distanza, per mancanza di competenze, di supporti tecnologici adeguati e di esperienza pregressa. A soffrirne particolarmente sono stati i bambini con disabilità, già normalmente svantaggiati su molti aspetti legati all’apprendimento., ma che con la didattica a distanza hanno evidenziato enormi lacune nel sistema scolastico italiano. 

In particolare, i bambini ipoacusici o non udenti hanno riscontrato particolari difficoltà a seguire le lezioni online, dovuta a: 

  • Necessità di seguire il labiale dell’insegnante;
  • Problemi nell’ascolto attraverso l’utilizzo di cuffie o auricolari; 
  • Senso di esclusione e isolamento dal contesto sociale.

 

Gli accorgimenti da seguire per la DAD nei bambini ipoacusici 

Per agevolare l’apprendimento con la didattica a distanza dei bambini ipoacusici e non udenti potrebbero essere sufficienti piccoli interventi correttivi: 

  • L’utilizzo della Lingua dei Segni italiana (LIS) a corredo dell’insegnamento scolastico;
  • Adattamenti nell’uso del computer, attraverso l’utilizzo di software specifici di supporto all’apprendimento con immagini e animazioni;
  • Una maggiore consapevolezza e formazione degli insegnanti.

 

I bambini con problemi di udito potrebbero avere ripercussioni negative non solo nell’apprendimento scolastico, ma più in generale nella loro sfera sociale e affettiva; è chiaro che è fondamentale per evitare questo riconoscere tempestivamente l’ipoacusia o la mancanza totale di udito, così da poter intervenire al più presto. Il rischio principale riguarda l’isolamento sociale e l’esclusione dal mondo esterno, ancor più accentuato in questo periodo in cui i bambini in alcune regioni non possono frequentare la scuola. 

 

La prima cosa da fare è dunque un esame dell’udito, qualora ci si accorge di un deficit uditivo nel bambino.  

Noi di L’acustica abbiamo a cuore il benessere dei tuoi bambini. 

Contattaci per richiedere una consulenza gratuita!  

800 40 70 70 / segreteria@lacustica.it 

Altri post

Da L’Acustica – Centri Audioprotesici trovi tutti gli apparecchi acustici più adatti alle tue esigenze. Grazie ad un team di esperti potrai ricevere la consulenza gratuita e scegliere la soluzione ideale per la tua vita.
©2025 L’Acustica – Tutti i diritti riservati.