L’acufene, detto anche Tinnitus, è la sensazione di sentire dei suoni senza che questi siano realmente presenti nell’ambiente.
Possono essere suoni di vario genere come fischi, ronzii, sibili oppure pulsazioni sincrone con il battito cardiaco.
Talvolta è un fenomeno temporaneo e totalmente reversibile, mentre in altre occasioni costituisce un sintomo ricorrente, spesso invalidante, che si ripercuote negativamente sulle normali attività quotidiane.
Le cause dell’acufene possono essere numerose e, poiché differiscono da persona a persona, non esiste un approccio unico al problema; la terapia deve essere personalizzata per ciascun paziente. I sintomi sono percepiti più facilmente in ambienti silenziosi e può essere quindi utile creare dei rumori familiari o rilassanti (tv, musica e suoni naturali) per mascherare l’acufene in fase di addormentamento o quando disturba maggiormente.
Oggi grazie all’utilizzo di Apparecchi Acustici, dotate di mascheratore, è possibile distrarsi dall’ascolto dell’acufene e indurre anche il fenomeno di scomparsa temporanea di quest’ultimo.
Spesso l’acufene è associato a condizioni di stress cronico alimentate da problemi familiari o di lavoro, oppure in conseguenza ad eventi traumatici di vario genere.L’insorgenza del sintomo può essere anche dovuta all’uso di farmaci, come effetto collaterale. Quelli che sono maggiormente associati al disturbo sono: antidolorifici, antireumatici, antimalarici e antidepressivi. Tra i farmaci sospettati di causare l’acufene ci sono anche quelli per l’ipertensione, tra cui gli inibitori di ACE e i betabloccanti.
Una delle cause più frequenti è inoltre l’esposizione a rumori forti. Se un individuo è stato per molto tempo a contatto con fonti sonore assordanti senza adottare le corrette precauzioni, è più soggetto anche allo sviluppo del sintomo.
Delle correlazioni con il manifestarsi dell’acufene sono state riscontrate anche in relazione all’assunzione di alcool e fumo.
In linea di massima l’acufene non è dannoso. Una continua esposizione al rumore può però generare delle criticità di natura psicologica. Se il rumore viene percepito a lungo come qualcosa di fastidioso, il sistema limbico, responsabile delle emozioni, subirà un eccessivo carico emotivo con conseguenze sulla capacità di concentrazione e sul sonno.
É possibile prevenire l’acufene con alcuni accorgimenti:
Un acufene può comparire saltuariamente e non ripresentarsi oppure può durare per mesi o addirittura non sparire mai. Ne distinguiamo tre forme:
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l'acufene colpisce circa il 10-15% della popolazione generale. In alcune fasce d'età, la prevalenza può aumentare, arrivando fino al 30-40% tra gli anziani. In Italia, oltre 3 milioni di persone soffrono di acufene, una percezione di suoni "fantasma" come fischi o ronzii senza una fonte esterna. La prevalenza di questo disturbo è aumentata notevolmente negli ultimi anni, soprattutto tra le persone di età compresa tra i 45 e i 64 anni. Nonostante le difficoltà, trattamenti innovativi e tecniche di gestione possono ridurre il fastidio e migliorare il benessere quotidiano.