I problemi di udito causati dalle allergie

Si calcola che oltre il 20% della popolazione soffra di disturbi allergici, che dipendono da vari fattori, come l’età, i pollini delle piante e fattori congeniti. L’allergia è una reazione infiammatoria che interessa diverse zone del nostro corpo, ma prima tra tutte le vie respiratorie. I sintomi coinvolgono soprattutto naso, gola e orecchie, organi tra loro strettamente correlati. 

Le allergie si manifestano con riniti e congiuntiviti allergiche, ma spesso anche con fastidiosi cali dell’udito, riconducibili all’accumulo di liquido nei condotti uditivi: si parla in questi casi di ipoacusia conduttiva temporanea.  

La congestione prodotta dall’allergia è responsabile di alterazioni della percezione dei suoni, accompagnate dall’insorgenza di episodi di vertigini, acufeni e dolore; nel caso in cui un soggetto sia portatore di un apparecchio acustico, il fluido che tende ad accumularsi nei condotti auricolari può comprometterne anche l’uso.  

Orecchie tappate  

Il ristagno di liquidi causato dall’infiammazione non fa defluire correttamente l’aria e fa aumentare la pressione nelle Trombe di Eustachio, provocando la sgradevole sensazione delle orecchie tappate. L’accumulo di mucose nel condotto uditivo è anche terreno fertile per il proliferare di batteri, che possono provocare infezioni più acute e peggiorare le capacità uditive.  

Sindrome di Menière  

Molti studi ritengono valida l’ipotesi scientifica che l’allergia sia uno dei fattori scatenanti della sindrome di Menière, e una causa di ipoacusie gravi nei soggetti che hanno già contratto la malattia. Questa è caratterizzata da un aumento della pressione dei fluidi presenti nell’orecchio interno, tale da provocare nel soggetto un senso di vertigini, nausea e vomito, spesso accompagnati da ipoacusia neurosensoriale.  

Soluzioni in caso di allergia associata a ipoacusia

Per curare l’ipoacusia associata a reazioni allergiche, esistono soluzioni generiche a base di cortisone o antinfiammatori. Tuttavia, non bisogna sottovalutare gli effetti delle allergie primaverili sull’udito, perché sentire male influisce negativamente sulla salute e sull’umore generale di ognuno. La presenza contemporanea di acufeni e di vertigini (altro sintomo caratteristico dell’ipoacusia transitoria) viene considerata un fattore predisponente all’insorgenza di problematiche. Per tutti i soggetti considerati allergici, indipendentemente dal fatto di essere portatori di apparecchi acustici, è bene sottoporsi a una visita specialistica per il controllo dell’udito alla fine della stagione primaverile.    

Se il disturbo scompare con l’avvento dell’estate, si tratta di ipoacusia conduttiva di tipo allergico, se invece persiste con il passare del periodo legato alle manifestazioni allergiche, allora può essere riconducibile a una condizione considerata permanente.    

In questi casi è meglio prenotare un appuntamento in un centro specializzato, per verificare il livello del proprio udito.  

L’Acustica – Centri Audioprotesici, da trent’anni ci occupiamo della riabilitazione uditiva dei nostri pazienti. 

 

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