L'ACUSTICA-disturbi-orecchio-napoli

Orecchio esterno

L’orecchio esterno è formato da una parte visibile – il cosiddetto padiglione auricolare – e dal condotto uditivo, l’orecchio esterno funziona come una sorta di “imbuto” che: raccoglie il suono dall’esterno, lo incanala nel condotto, lo porta fino al timpano e attiva l’orecchio medio.

Orecchio medio

L’orecchio medio si trova immediatamente oltre il timpano ed è costituito da una cavità piena di aria all’interno della quale alloggiano tre piccoli ossicini (martello, incudine e staffa) e due muscoli (stapedio e tensore del timpano) che hanno la funzione di protezione da rumori molto forti.

Orecchio interno

L’orecchio interno è la porzione di orecchio situata nell’osso temporale in cui si trovano gli organi deputati alla funzione uditiva e all’equilibrio: il vestibolo e la coclea. Nella coclea le onde sonore vengono trasformate in impulsi elettrici da inviare al cervello, che le elabora attribuendogli un significato.

Ipoacusia

I deficit della funzione uditiva vengono anche definiti Ipoacusie e possono essere schematizzati in due categorie:

1) Ipoacusia di trasmissione, causata da malformazioni, traumi, banali tappi di cerume, processi infiammatori. Si tratta di patologie trattabili sia medicalmente sia chirurgicamente. L’esempio più classico è l’infezione dell’orecchio medio nell’infanzia (otite).

2) Ipoacusia neurosensoriale, dovuta a problemi a carico dell’orecchio interno o del nervo acustico che riducono la percezione di alcune frequenze e fanno si che i suoni appaiano distorti. Tra le cause più frequenti ci sono l’esposizione ai rumori e l’invecchiamento. Questa patologia è quasi sempre permanente e richiede riabilitazione.

I disturbi dell’udito sono malattie fortemente invalidanti; l’impatto sociale sui singoli individui e sulle capacità cognitive può risultare molto pesante. Nei bambini influiscono direttamente sul linguaggio e sulle capacità cognitive con conseguenze sull’apprendimento, mentre tra gli adulti condizionano l’attività lavorativa. In tutti i casi la condizione sociale risulta di forte isolamento sociale.

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Ipoacusia infantile

Durante l’infanzia l’udito gioca un ruolo chiave nello sviluppo delle capacità del linguaggio e della comunicazione.

Per questo motivo i disturbi uditivi infantili sono un problema molto serio da non sottovalutare. Numerose sono le circostanze che possono dare origine a questo disturbo prima della nascita, nei mesi immediatamente successivi o comunque nei primi anni di vita.

Nell’ipoacusia trasmissiva, le cause possono essere legate ad otiti o alla presenza di corpi estranei o tappi di cerume. Una forma più grave ed irreversibile di ipoacusia è invece quella neurosensoriale che interessa l’orecchio interno e che, nella maggior parte dei casi, può essere trattata mediante l’utilizzo di protesi acustiche.

Acufene

L’ Acufene, detto anche Tinnitus, è la sensazione di sentire dei suoni senza che questi siano realmente presenti nell’ambiente.

Possono essere suoni di vario genere come fischi, ronzii, sibili oppure pulsazioni sincrone con il battito cardiaco.

Talvolta è un fenomeno temporaneo e totalmente reversibile, mentre in altre occasioni costituisce un sintomo ricorrente, spesso invalidante, che si ripercuote negativamente sulle normali attività quotidiane.

Le cause possono essere numerose e, poichè differiscono da persona a persona, non esiste un approccio unico alla terapia dell’acufene ma deve essere personalizzata per ciascun paziente.

Gli acufeni sono percepiti più facilmente in ambienti silenziosi e può essere quindi utile creare dei rumori familiari o rilassanti (tv, musica e suoni naturali) per mascherare l’acufene in fase di addormentamento o quando disturba maggiormente.

Oggi grazie all’utilizzo del mascheratore di acufene, tramite la protesi acustica, è possibile distrarsi dall’ascolto dell’acufene e indurre anche il fenomeno di scomparsa temporanea di quest’ultimo.

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